Come se io fossi te by Andrea Caschetto

Come se io fossi te by Andrea Caschetto

autore:Andrea Caschetto [Caschetto, Andrea]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Chiarelettere
pubblicato: 2017-09-14T22:00:00+00:00


Una partita speciale

Rosario-Córdoba, una lingua d’asfalto che sfuma nella natura rigogliosa. Come negli altri viaggi, si parla, si fanno amicizie e si dicono cose che mai si confesserebbero se non a un estraneo, protette per sempre nella cassaforte di questo sconosciuto. A Córdoba mi hanno accolto due sorelle, amiche di amici. Il contatto lo devo a Perla, una giornalista di rara sensibilità, fra le prime a intervistarmi durante il mio giro del mondo per gli orfanotrofi. È già sera, il tempo di fare la doccia e ci avviamo in centro. Loro a piedi, io con Azzurra.

Córdoba non è una città a misura di carrozzina. I miei occhi ormai hanno imparato a leggere con il filtro della diversità, e le mie braccia registrano ogni mancanza. I marciapiedi sono rovinati e troppo alti, le salite e le discese non si contano, e non ci sono scivoli che ammorbidiscano il percorso. I locali, poi, non sono accessibili. In compenso, a Córdoba l’amore della gente è enorme. I passanti mi sorridono, e perfino le vecchie signore, ai semafori, chiedono se ho bisogno d’aiuto. Daniela e Sol, così si chiamano le mie nuove amiche, scelgono il ristorante dove consumeremo la cena. Potrei scendere e prendere Azzurra con me, ma oggi no, è lei la protagonista. Mentre le ragazze mi aiutano a superare l’ingresso – la soglia è troppo alta, la porta è troppo stretta, tutto è troppo, qui – il proprietario gesticola ai camerieri, c’è agitazione nella bella sala con gli arredi anni Cinquanta e le cartoline di altri paesi che fanno delle pareti un mappamondo.

Tavoli e sedie che si spostano al mio passaggio, tappeti che spariscono in un soffio: sono il Mosè della serata. E in questo stato di pace gioiosa, penso che il farsi accettare dagli altri – nel nostro caso chiamiamoli abili – prevede un accordo siglato da entrambe le parti. È umano che una persona offesa nel corpo abbia rabbia. Ed è altrettanto umano che sfoghi il suo risentimento. Allo stesso modo, è umano che un disabile favorisca un sentimento di compassione. Qui si gioca una partita ad altissima sensibilità, dove entrambe le squadre dovranno giocare pulito. Io ti accetto perché tu mi accetti. Noi ci accettiamo per quello che siamo. Educhiamoci alle differenze.

Sol è stata la ragazza di Davide, il fratello di Perla, che qualche mese fa mi ha portato a Medjugorje a cercare la fede. Ora è qui in vacanza, a casa dei suoi genitori. Daniela vive con il suo compagno e i loro bambini. Dopo cena, ci spostiamo da lei. Ho desiderio di famiglia, ogni tanto mi prende. Poi passa subito. I bambini sono a letto. In giardino, l’acqua della piscina di plastica riposa.

Carmelo e Quique sono a Córdoba per una serie di appuntamenti che riguardano il loro progetto. Li incontro nel loro albergo. Rimangono stupiti per le mie attenzioni verso Azzurra, ho la guida più fluida, evito spigoli e angoli. Le porto rispetto. Mangiamo pesce offerto da me. E parliamo di donne. È la prima volta, da quando viaggio, che nessuna ragazza mi ha chiesto il numero di telefono.



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